Table of Contents

Gruppo di lavoro beFair - Carta etica

Premessa

Se oggi siamo qui a scrivere una carta etica come gruppo beFair, che attualmente ruota intorno alla ditta individuale Luca Ferroni, è perché negli anni abbiamo chiesto adesione in tanti modi, e abbiamo capito che non si coglie il valore di un'adesione se prima non è chi richiede ad esprimere chiaramente il proprio impegno.

In questa breve premessa ci teniamo a sottolineare la soggettività dei proponenti poiché è necessario riconoscersi nei percorsi collettivi e trovare un equilibrio che rispetti entrambi gli attori: l'io e il noi, il soggetto e la collettività.

Semplificando, la collettività può essere intesa come “la rete minima” costituita 3 elementi: 2 soggetti + 1 linguaggio condiviso. In questo caso:

Introduzione

I promotori

L'impostazione della presente ditta individuale verso la realizzazione di:

e che trovano una rispondenza in un processo culturale,artistico e musicale,

sono stati ideati e promossi inizialmente da Luca Ferroni e condivisi nel tempo con vari sostenitori, che sono stati chiamati alla revisione e condivisione alla proposta di questa carta.

La promozione di questa carta è estesa al gruppo di lavoro beFair, i cui partecipanti sono leggibili in calce.

Lo scopo del nodo territoriale è di facilitare la realizzazione del Distretto di Economia Solidale nella zona del fabrianese.

Lo scopo del consorzio globale EcoSol Consortium è di avere un luogo di riferimento per le linee guida già in gran parte elaborate dalle reti di economia solidale negli anni, traducendole, rifininendole e riorganizzandole.

Lo scopo della struttura cooperativa che ci si propone di creare è di sviluppare in modo equilibrato in un territorio gli assi di formazione culturale, messa in rete, e attuazione professionale delle soluzioni.

Per ulteriori approfondimenti sui promotori, v. appendice

Il contesto

Il contesto dell' azione territoriale è il territorio fabrianese. Questo territorio è stato defraudato della propria identità produttiva e trasformato in un centro manifatturiero industriale ad alta intensità di manodopera. Le economie dei flussi attirate da profitti ben presto hanno lasciato che il territorio deprimesse giungendo alla chiusura degli stabilimenti. Attualmente 1 persona su 3 è senza lavoro.

L'azione consiste nel dimostrare che è possibile oggi alleviare la crisi economica locale tramite l'economia delle relazioni.

Questa carta etica è da considerarsi rivolta a tutte le realtà che già operano, che si “sentono” parte, o che comunque intendono agire ispirandosi ai valori e ai princìpi dell'economia solidale.

Per ulteriori approfondimenti sul contesto, v. appendice

Le motivazioni

L'intento di questa carta etica è innanzitutto di esplicitare l'identità economica alla collettività ed avviare il meccanismo di firma dei patti di solidarietà che possono dare vita al Distretto di Economia Solidale (DES) fabrianese, stimolando anche la concessione della fiducia per le fasi iniziali.

Questa carta etica è la definizione dell'impegno del gruppo di lavoro beFair per il territorio e allo stesso tempo il modo per chiedere adesione esplicita al percorso secondo i criteri esposti di seguito.

L'obiettivo principale è di continuare a DARE al territorio, come testimoniato in questi anni di attività dai partecipanti, bilanciando pragmaticità e risultati con pensieri e condivisioni.

Si intende dare la giusta visibilità ad un percorso che si prospetta virtuoso perché “sentito”, necessario e desiderato, dai soggetti che ne fanno parte.

Per ulteriori approfondimenti sulle motivazioni, v. appendice

La strategia delle reti

Gli anni di attivismo nelle reti del software libero, e nelle reti di economia etica e solidale, uniti all'esperienza professionale nel campo delle reti telematiche, consentono ai promotori dell'iniziativa, di coinvolgere team specializzati, riprodurre esperienze virtuose e implementare soluzioni in breve tempo.

La strategia delle reti può essre applicata con semplicità quando c'è la solidarietà che porta con sé la conoscenza diretta, e con essa, i valori di fiducia e rispetto reciproco.

Una dimostrazione dell'efficacia della strategia delle reti la si può trovare in Internet in cui i nodi sono programmi e le relazioni sono i cosiddetti protocolli di rete. Linguaggi che i programmi usano per scambiarsi informazioni. È nostra opinione che si possano individuare varie pratiche virtuose di Internet, adattabili al comportamento tra le persone e trarre giovamento nell'attuazione dell'economia solidale che portiamo avanti giorno dopo giorno.

Per ulteriori approfondimenti sulla strategia delle reti, v. appendice

Tre principi e un impegno

Ogni partecipante si impegna a “fare del proprio meglio per compiere il proprio dovere verso la ricerca di un equiliprio per la collettività e il proprio territorio”.

A nostro avviso infatti, NON è possibile impegnarsi a fare tutto nel modo giusto, poiché diverso è il metro di giudizio del “giusto” da parte di ciascuno, e poiché errare è umano. Tuttavia riteniamo fattibile impegnarsi a spiegare ad un insieme di persone, le motivazioni delle determinate scelte in determinati momenti.

Pertanto il gruppo beFair, si rende disponibile alla verifica costante, rispondendo ad uno più soggetti collettivi rappresentativi e identificati come comitato etico, che per i primi 3 anni si propone sia costituito in questo modo:

Il gruppo beFair intende verificare l'attività il comitato etico, ogni 6 mesi o comunque ogni volta che:

La possibilità di una delle associazioni del comitato etico è di imporre unilateralmente azioni in corrispondenza della condotta del gruppo. Al gruppo beFair rimane l'opzione di chiedere 6 mesi di tempo per dimostrare le ragioni delle scelte intraprese.

Anche per la valutazione di aspetti non condivisi dal tavolo dei partecipanti al percorso (tavolo territoriale del DES), ci si rimette al giudizio esterno del comitato etico.

Cooperazione e reciprocità

Sotto il punto di vista della cooperazione e della reciprocità per favorire il percorso sperimentale territoriale (DES) e il percorso informativo globale (ESC), i punti su cui ci si impegna sono:

Valorizzazione del territorio

Sotto l'aspetto della valorizzazione del territorio fabrianese vessato dalla crisi ci si propone:

L'obiettivo qui chiaramente esplicitato è la completa autonomia territoriale. Il territorio deve avere consapevolezza di sé e andare avanti con le proprie risorse, consapevole di essere anche in federazione con altri territori e dare vita ad un ricco interscambio di risorse o strumenti che mancano.

Sostenibilità ecologica

In ogni caso tutto il processo valorizza attività ad impatto ecologico basso o 0, oltre che ovviamente attività di ricondizionamento ecologico che favoriscano una ricrescita della natura.

Tempi previsti

I tempi sono ipotizzati in 9 anni: eventi culturali ed esperienziali potranno ridurne o ampliarne la durata. Tutto il lavoro è impostato sulla predisposizione al cambiamento quindi non ci preoccuperemo se riusciremo in breve tempo a raggiungere dei risultati, oppure se i lavori rallenteranno. Ci preoccuperemo se faremo tanti passi in direzioni diverse perdendo consapevolezza di ciò che ci interessa e della lucidità nella verifica. L'ipotesi è di 9 anni perché:

Proposte

Ringraziamenti

Preferiamo ringraziare i fatti invece che le persone, perché non si può giudicare mai una persona, né in positivo, né in negativo, dato che essa stessa è viva, ed è quindi il derivato di un complesso percorso culturale ed esperienzale che la rende unica in ogni istante.

Tuttavia riteniamo anche piacevole ringraziare le persone per come sono, e i ringraziamenti vanno in primis alle nostre famiglie per esserci sempre state vicino, inoltre alle persone che hanno rivestito il ruolo di principali educatori, tra cui i revisori proposti per questo documento, ma non solo; e infine a tutte le persone che sono state e sono al nostro fianco rispettando la nostra sensibilità e dimostrandoci il loro pensiero sincero: sia esso di condivisione piena, o di critica grave costruttiva. Ci piacerebbe fare una pagina con tutti, non so se riusciremo mai, ma in tal caso vi pregheremo di farci notare nel caso riteneste che il vostro nome dovesse essere presente.

Non ci sentiamo invece di ringraziare coloro che della finzione fanno il loro metodo di vita. Queste persone sono in malafede verso se stessi e gli altri, ed ostacolano la manifestazione della verità.

Il gruppo di lavoro beFair