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- Autore: Luca Ferroni
- Stato: 0.1 proposta
Premessa
Quanto scritto di seguito è la migliore sintesi che ho potuto trovare tra i miei percorsi di vita. In particolare cito:
- la REES Marche in cui la copresidenza ha portato una grande innovazione nella gestione e nell'efficacia;
- gli SCOUT in cui l'educazione della branca è proposta da 2 capi, di sesso diverso;
- ancora gli SCOUT in cui ogni ragazzo decide autonomamente quando chiedere la Partenza o l'Uscita. Questo momento costituisce la scelta finale del cammino da ragazzo. Ogni ragazzo valuta in autonomia la propria maturazione fisica e spirituale, prima di farne richiesta;
- la metodologia di programmazione AGILE in cui una delle tecniche più efficaci oggi è il PAIR programming: si programma in 2 per essere costantemente allineati, ragionare ed agire insieme;
- la costituzione italiana che prevede 2 camere parlamentari: camera dei deputati (giovani) e dei senatori (saggi).
La presidenza
La presidenza è un organo fondamentale di una qualunque organizzazione. Il bilanciamento è l'asse principale di beFair ed è pertanto necessario preservarlo in questo organo. E quindi:
- evitare che subisca l'accentramento in una unica persona, ma allo stesso tempo preservarne l'operatività;
- valorizzare l'esperienza dei saggi e l'energia dei giovani;
La presidenza di beFair dovrà essere composta di 4 persone: 2 SENIOR/SAGGI + 2 JUNIOR/GIOVANI. Nelle due coppie si cercherà il bilanciamento tra i sessi. Fra tutti ci deve essere la massima fiducia, si devono favorire i momenti conviviali e le riunioni di allineamento di questo team.
I SAGGI: definizione e ruolo
I saggi, sono saggi perché hanno studiato e hanno vissuto. Hanno avuto successi e hanno sbagliato.
Nell'universo di beFair un “senior” è indicativamente un over 45 che conosca criteri e pratiche beFair da almeno un triennio. 45 anni è l'età giusta in cui un lavoratore della cooperativa beFair dovrebbe annullare la sua operatività (organizzandosi gradualmente dai 42 anni) per mettere i propri consigli a disposizione degli altri.
Il ruolo dei saggi è di consigliare i 2 giovani secondo le proprie visione ed esperienza. I saggi devono inoltre aiutare i giovani a gestire gli errori che inevitabilmente e, con gioia, commetteranno. Anche con intervento diretto, avvertendo il prima possibile i giovani. Preventivamente se possibile, ma se necessario anche indipendentemente. Sapranno gestire i propri eventuali errori.
I GIOVANI: definizione e ruolo
I giovani sono i protagonisti del Mondo. Quelli che vivono il presente. I senior non sanno leggerlo e interpretarlo, hanno già fatto la loro parte.
Quindi i giovani devono poter fare le proprie valutazioni, gestire le situazioni e sbagliare. Devono poter essere loro stessi a proporre ai SAGGI di intervenire in situazioni in cui non se la sentono.
Per crescere. E diventare a loro volta SAGGI.
Considerazioni finali
Si è parlato di età indicativa per trovare un riferimento, ma ogni persona è chiamata ad identificare la propria maturità e proporre autonomamente al gruppo il momento in cui si sente pronto per iniziare a trasferire definitivamente le sue conoscenze.
Questa proposta rappresenta la direzione, la pratica di attuazione sarà specificata. Passo dopo passo in un percorso compatibile con il sistema economico culturale e politico presente.
Tendere ad ogni costo alla perfezione è un errore, tanto quanto accontentarsi. Perché siamo imperfetti, e questo fa parte della perfezione della nostra libertà nella vita. Il male dei nostri giorni è dovuto dal giudicare frettolosamente le altre persone e i fatti, o dal non agire. Non è dato da altro. Siamo noi a decidere quando agire e quando ragionare. L'importante è che lo facciamo nell'assoluta libertà e rimettendoci al giudizio degli altri, consapevoli che ognuno di noi vive nelle proprie caverne. In ogni istante.
Penso sarebbe più corretto dire SAGGI e ILLUMINATI, e GIOVANI e ILLUMINATI, invece che solo SAGGI e GIOVANI.
Chi conosce gli altri è saggio, chi conosce sé stesso è illuminato. Chi domina gli altri è forte, chi domina sé stesso è superiore. Chi sa accontentarsi è ricco, chi agisce fermamente ottiene tutto ciò che vuole. Chi non dimentica i suoi principi vive a lungo, chi muore senza essere dimenticato vive per sempre. (Lao Zi, "Tao Te Ching", Capitolo 33, "La virtù del discernimento")